1. ANALISI PRELIMINARE. SCHIERAMENTI 2006 e 2008.
Sono passasti solo due anni dalle precedenti elezioni politiche nazionali, ma il quadro è molto cambiato. Un confronto tra i dati richiede un’analisi preliminare delle differenze.
Nelle elezioni del 2006 erano presenti due grandi blocchi:
- L’UNIONE, che raggruppava tutta l’area di centro sinistra, era composta da:
o Rifondazione Com. 5.84%
o Rosa nel Pugno (Socialisti Democratici + Radicali) 2.60%
o Comunisti Italiani 2.31%
o Italia dei Valori (= Di Pietro) 2.30%
o Verdi 2.05%
o Udeur (= Mastella) 1.40%
o Partito Pensionati 0.87%
o Svp (= Südtiroler Volkspartei) 0.48%
o I Socialisti 0.30%
o Consumatori 0.19%
o Lega per l'autonomia Alleanza Lombarda 0.12%
o Liga Fronte Veneto 0.06%
- la CASA DELLA LIBERTA’, raggruppava tutto il centro destra:
o Alleanza Nazionale 12.34%
o Udc 6.76%
o Lega Nord – Mpa 4.58%
o Dc-Nuovo PSI 0.75%
o Alternativa Sociale (Azione Sociale + Fronte Sociale + Forza Nuova) 0.67%
o Fiamma Tricolore 0.60%
o No Euro 0.15%
o Pensionati Uniti 0.07%
o Ambienta-Lista 0.04%
o Partito Liberale 0.03%
o Sos Italia 0.02%
Altri partiti minori correvano da soli, tra i quali solo Progetto Nordest aveva raccolto un 0.24%, valore basso, ma decisivo in un risultato molto risicato.
Con la caduta del governo Prodi e la decisione di Veltroni di separarsi dalla sinistra estrema e di presentarsi solo con partiti che avessero condiviso integralmente, e senza riserve, il proprio programma elettorale il quadro si è così riorganizzato:
Con la caduta del governo Prodi e la decisione di Veltroni di separarsi dalla sinistra estrema e di presentarsi solo con partiti che avessero condiviso integralmente, e senza riserve, il proprio programma elettorale il quadro si è così riorganizzato:
- Nel centro sinistra:
o L’Ulivo è passato da “cartello elettorale” a partito vero e proprio, col nome di PD (“Partito Democratico”). Vi ha rinunciato l’ala sinistra dei DS (“Sinistra Democratica” di Mussi) che è confluita in Sinistra Arcobaleno e l’ala destra (“Democrazia e Socialismo” di Angius e Spini) che è confluita nel PS. Nel PD sono invece confluiti i Radicali e vi si sono associate L’Italia dei valori e la SVP
o Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, Verdi e Sinistra Democratica hanno costituito l’alleanza “Sinistra Arcobaleno”
o Scissioni in Rifondazione hanno generato il Partito Comunista dei Lavoratori e il movimento Sinistra Critica
o L’Udeur, coinvolta in vicissitudini giudiziarie, si è sfaldata
o Il Partito Pensionati ha abbandonato il centro sinistra ed è confluito nel PDL (“Popolo della Libertà”)
o I Socialisti non hanno raggiunto accordi con il PD e hanno costituito il Partito Socialista (“PS”) assieme a “Democrazia e Socialismo” e all’area De Michelis del Nuovo PSI.
o Consumatori, Lega per l'autonomia Alleanza Lombarda, Liga Fronte Veneto sono stati sostanzialmente abbandonati dai partiti maggiori.
o L’Udc si è separata dalla coalizione, la sua corrente di destra Popolari Liberali di Giovanardi però è confluita nel PDL
o Lega Nord e Mpa si sono presentati in coalizione col PDL in zone diverse del territorio nazionale
o Dc-Nuovo PSI sono confluite nel PDL (con la citata defezione di De Michelis)
o Alternativa Sociale si è frammentata: Azione Sociale di A.Mussolini è confluita nel PDL, mentre il Fronte Sociale di Tilgher si è associato a “La Destra” e Forza Nuova di Fiore ha deciso di correre da sola
o Fiamma Tricolore si è associata a “La Destra”
o No Euro corre da sola con l’ambiguo nome “Lista dei Grilli parlanti” sfruttando l’equivoco del nome (che richiama a Beppe Grillo, che invece si è tenuto lontano da tutte le liste nazionali) e candidando omonimi “Giuseppe Grillo” imprenditore piemontese e tal “Pericle Barlusconi”…
o Pensionati Uniti, Ambienta-Lista, Sos Italia non si sono presentati mentre
o Il Partito Liberale corre da solo
o Giuliano Ferrara ha costituito la lista “Aborto? No grazie” che resta esterna al PDL
Nota: In questa analisi considereremo quasi esclusivamente il voto per la Camera dei deputati, più rappresentativo visto il maggior bacino elettorale (alla Camera vota anche la fascia di età 18/25anni).
Queste sono alcune cartine dei risultati provinciali ottenuti dai partiti maggiori: PD, PDL e Lega Nord. Iniziamo con la mappa del PD.
o Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, Verdi e Sinistra Democratica hanno costituito l’alleanza “Sinistra Arcobaleno”
o Scissioni in Rifondazione hanno generato il Partito Comunista dei Lavoratori e il movimento Sinistra Critica
o L’Udeur, coinvolta in vicissitudini giudiziarie, si è sfaldata
o Il Partito Pensionati ha abbandonato il centro sinistra ed è confluito nel PDL (“Popolo della Libertà”)
o I Socialisti non hanno raggiunto accordi con il PD e hanno costituito il Partito Socialista (“PS”) assieme a “Democrazia e Socialismo” e all’area De Michelis del Nuovo PSI.
o Consumatori, Lega per l'autonomia Alleanza Lombarda, Liga Fronte Veneto sono stati sostanzialmente abbandonati dai partiti maggiori.
- Nel centro destra:
o L’Udc si è separata dalla coalizione, la sua corrente di destra Popolari Liberali di Giovanardi però è confluita nel PDL
o Lega Nord e Mpa si sono presentati in coalizione col PDL in zone diverse del territorio nazionale
o Dc-Nuovo PSI sono confluite nel PDL (con la citata defezione di De Michelis)
o Alternativa Sociale si è frammentata: Azione Sociale di A.Mussolini è confluita nel PDL, mentre il Fronte Sociale di Tilgher si è associato a “La Destra” e Forza Nuova di Fiore ha deciso di correre da sola
o Fiamma Tricolore si è associata a “La Destra”
o No Euro corre da sola con l’ambiguo nome “Lista dei Grilli parlanti” sfruttando l’equivoco del nome (che richiama a Beppe Grillo, che invece si è tenuto lontano da tutte le liste nazionali) e candidando omonimi “Giuseppe Grillo” imprenditore piemontese e tal “Pericle Barlusconi”…
o Pensionati Uniti, Ambienta-Lista, Sos Italia non si sono presentati mentre
o Il Partito Liberale corre da solo
o Giuliano Ferrara ha costituito la lista “Aborto? No grazie” che resta esterna al PDL
2. RISULTATI NAZIONALI per PROVINCIA
Nota: In questa analisi considereremo quasi esclusivamente il voto per la Camera dei deputati, più rappresentativo visto il maggior bacino elettorale (alla Camera vota anche la fascia di età 18/25anni).
Queste sono alcune cartine dei risultati provinciali ottenuti dai partiti maggiori: PD, PDL e Lega Nord. Iniziamo con la mappa del PD.
il quale presenta le percentuali più significative nella zona appenninica tosco-emiliana e umbra e in alcune zone del sud (Basilicata, alcune province calabre e sarde)
Questa la mappa della Lega Nord
Il partito è stato la vera sopresa delle ultime elezioni. Ha ottenuto le più alte percentuali nella zona prealpina lombardo-veneta. In particolare la provincia di Verona, col 33.05%, è seconda solo a Sondrio (35.87%) Risultati buoni anche nella bassa padana, nelle langhe piemontesi e discreti anche in Emilia e in Romagna.
Questa la mappa del PDL
A questo grafico andrebbe idealmente sommato il precedente, vista l’alleanza con la Lega Nord, per rendere più comprensibili le (relativamente) basse percentuali ottenute (zone chiare) del Lombardo Veneto che hanno dato consensi elevatissimi al partito di Bossi. Il Pdl è tuttavia forte nell’area dell’Est Piemonte, nella Liguria Occidentale e sorprendentemente anche nella zona Lucca/Pistoia. Valori più elevati nel Lazio, Abruzzo, Puglia, Sicilia e soprattutto Campania.
2. RISULTATI LOCALI: La Provincia di Verona
Consideriamo ora la sola provincia di Verona, evidenziando con l’intensità dei colori le maggiori percentuali dei partiti principali
Provincia di Verona PDL
Il PDL ottiene ottimi risultati nel basso Garda e in tutta la bassa (soprattutto nell’area Cerea/Salizzole). Risultati inferiori nell’area della Lessinia e dell’Est veronese dove a prevalere è invece la Lega. Nord. Villa Bartolomea è in linea con la zona limitrofa.
Provincia di Verona LEGA NORD
La Lega Nord ottiene infatti i migliori risultati proprio nella Lessinia e nell’Est veronese, ma anche nella fascia centrale della Bassa (zona in cui peraltro è forte anche il PDL). Villa Bartolomea consegue un risultato piuttosto alto in assoluto (24.83%) ma basso nella zona, anzi se si esclude Pressana (dove per fattori locali l’Udc ha ottenuto oltre il 20%), è il più basso dell’intera provincia.
Provincia di Verona CENTRO SX (PD + IdV)
Il basso risultato della Lega Nord di Villa Bartolomea fa il paio con l’alto risultato del centro sinistra che ottiene, escludendo Verona (ma è quasi una costante fisiologica che i capoluoghi ottengano risultati leggermente più a sinistra dei loro circondario), il più alto risultato della provincia col 31,40%. Altre zone in cui il centro sinistra raccoglie consensi sono l’alto Garda, la Valpolicella, la zona di S.Martino B.A., Legnago e Bevilacqua.
3. RISULTATI LOCALI: Le province vicine
I risultati precedenti meritano qualche approfondimento. Se le province adiacenti fossero elettoralmente omogenee a quella di Verona potremmo interpretare il dato di Villa come un fenomeno a sé stante, ma così non sono. Cerchiamo allora di allargare leggermente l’analisi confrontando il dato della Camera dei Deputati nazionale con quelli provinciali delle province più vicine e a quello comunale. Vediamo i dati del 2006:
I colori indicano le forze relative dei partiti nelle varie aree analizzate. Come si può vedere i dati ottenuti nel comune di Villa erano congruenti con la sua posizione geografica. Restringendo l’analisi alle province di Verona, Rovigo e al comune di Villa, nelle elezioni politiche del 2006 avevamo che
i dati di Villa si trovavano quasi sempre a metà tra quelli provinciali di Verona e Rovigo, con le eccezioni di Rifondazione e Lega Nord che presentavano valori molto più in linea con i risultati veronesi.
Nel 2008 i risultati sono stati (tralasciando i partiti minori):
Anche ora i dati di Villa presentano un andamento medio rispetto a Verona e Rovigo
si conferma l’eccezione della sinistra estrema, più in linea coi dati veronesi che con quelli rodigini, ma non quella della Lega che avanza sì, ma non come nell’intera provincia veronese.
Le differenze assolute rispetto ai dati del 2006 sono (ipotizzando di considerare pari i voti di Radicali e Socialisti nella precedente coalizione Rosa nel Pugno e scorporando i voti de “La Destra” da quelli del 2006 della CdL):
Anche nelle nostre zone vi è stata una débacle dell’estrema sinistra, anche se leggermente inferiore a quella nazionale. Voti quindi non raccolti dal PD che perde più che a livello nazionale. Anche IdV e Udc ottengono risultati peggiori dei nazionali. Il Pdl perde in zona parecchi voti all’interno della coalizione a favore della Lega Nord, la quale peraltro ne ottiene anche moltissimi altri, ma a Villa non quanti nelle province di Vr, Vi e Pd: il dato (-2.10% e +10.62%) è più simile a quello della provincia di Rovigo.
Quelle precedenti erano le differenze di voti assoluti, però occorre considerare anche quelli relativi: se a perdere il 3% dei voti è un partito del 30% significa che perde il 10% del suo elettorato, ma se lo perde un partito del 6% è ben il 50% dei suoi voti, così ecco gli incrementi e decrementi relativi:
Quelle precedenti erano le differenze di voti assoluti, però occorre considerare anche quelli relativi: se a perdere il 3% dei voti è un partito del 30% significa che perde il 10% del suo elettorato, ma se lo perde un partito del 6% è ben il 50% dei suoi voti, così ecco gli incrementi e decrementi relativi:
Qui si può osservare come la débacle relativa della sinistra estrema sia esattamente in linea con quella nazionale (-70%), voti non raccolti dal PD che perde localmente circa il 6% dei suoi consensi. Se consideriamo il dato di Villa emerge ancora come l’incremento della Lega sia elevato, ma non così esplosivo come in molte aree vicine (qui si apprezza come il +10% valore assoluto analogo a quello di Rovigo non sia la stessa cosa perché a Villa si partiva da un 14%, ma nella provincia di Rovigo da un ben più basso 5.6%)
4. RISULTATI LOCALI: Il circondario di Villa Bartolomea
Tutto questo ci suggerisce di provare a spostare i confini dell’analisi. Escludiamo allora la zona nord della provincia veronese e includiamo l’Alto Polesine e la zona più vicina della provincia di Padova (Montagnanese). Otterremo quindi i seguenti grafici:
Circondario di Villa Bartolomea LEGA NORD
Il comune di Villa è segnato con un pallino nero. Il (relativamente) basso risultato della Lega Nord si inquadra ora in un contesto di generale decrescita via via che ci si avvicina al Po. Potremmo dire che Villa “sente” già, più dei comuni adiacenti almeno, l’influenza rodigina.
Circondario di Villa Bartolomea CENTRO SX
Anche il dato del centro sinistra (elevatissimo rispetto agli altri comuni della provincia di Verona) si inquadra meglio in quest’analisi e appare ben poco rispetto ai valori dei vicini comuni dell’Alto Polesine, soprattutto quelli della fascia meridionale bagnati dal Po.
Circondario di Villa Bartolomea CENTRO DX – CENTRO SX
Se consideriamo le differenze gli aggregati Centro Destra (PDL + Lega Nord) e Centro Sinistra (PD + Idv) possiamo vedere di quanto vince il primo (colore blu) o il secondo (colore rosso).

Come già si poteva intuire dalle cartine precedenti il Centro Destra è fortissimo nella zona centrale della bassa (in appendice c’è una cartina con i nomi dei comuni rappresentati e una tabella coi valori comune per comune) da Sanguinetto/Cerea fino a Oppeano/Ronco. Più i scende a sud poi più diminuisce il vantaggio vino a essere negativo (leggera prevalenza del centro sinistra) nei comuni bagnati dal Po come Stienta, Ficarolo e Occhiobello.
Come già si poteva intuire dalle cartine precedenti il Centro Destra è fortissimo nella zona centrale della bassa (in appendice c’è una cartina con i nomi dei comuni rappresentati e una tabella coi valori comune per comune) da Sanguinetto/Cerea fino a Oppeano/Ronco. Più i scende a sud poi più diminuisce il vantaggio vino a essere negativo (leggera prevalenza del centro sinistra) nei comuni bagnati dal Po come Stienta, Ficarolo e Occhiobello.
5. RISULTATI COMUNALI: Villa Bartolomea
Vediamo ora in dettaglio i voti di Villa Bartolomea.
Cominciamo da uno sguardo alla percentuale dei votanti e del voto valido.
Cala di circa il 4% la percentuale di votanti. Calano di circa 1/3 le schede bianche (ora sono circa l’1,3% dei votanti) e restano invece stabili le nulle (1,7% dei votanti)
Questi i risultati del voto a Villa, divisi per Sezione e riordinati in base allo schieramento sinistra/destra, Camera:
PCdL = Partito Comunista dei lavoratori
sxCri = Sinistra Critica
sxArc = Sinistra Arcobaleno
Pbc = Partito per il Bene Comune
PS = Partito Socialista
Cons = Lista Consumatori
PD = Partito Democratico
IdV = Italia dei Valori
LigaV = Liga Veneta
L’IV = L’Intesa Veneta
PLI = Partito Liberale Italiano
PDL = Popolo delle Libertà
LaD = la Destra
FN = Forza Nuova
5a Analisi del voto “Giovane”
Se sottraiamo i voti del Senato a quelli della Camera otteniamo i risultati del “Voto giovane” cioè della fascia 18/25 anni che può votare per la Camera, ma non per il Senato. Certo occorre osservare che c’è stato anche qualche over 25 che ha votato un partito al Senato e un altro alla Camera distorcendo leggermente questa analisi, ma credo si possa trattare di numeri trascurabili.
In sostanza si tratta di 352 giovani che hanno votato con una percentuale del 85,80%, superiore a quella della popolazione totale. Praticamente nulle le loro schede bianche e schede nulle.
Nella tabella sono indicati in azzurro i dati di liste non confrontabili (si presentano solo alla Camera o solo al Senato). Nelle ultime due colonne le variazioni % (sono in grigio chiaro le % relative a voti inferiori a 15, troppo pochi per essere una statistica attendibile e in grassetto quelli superiori a 50, per il motivo ovviamente opposto)
In sostanza si tratta di 352 giovani che hanno votato con una percentuale del 85,80%, superiore a quella della popolazione totale. Praticamente nulle le loro schede bianche e schede nulle.
Nella tabella sono indicati in azzurro i dati di liste non confrontabili (si presentano solo alla Camera o solo al Senato). Nelle ultime due colonne le variazioni % (sono in grigio chiaro le % relative a voti inferiori a 15, troppo pochi per essere una statistica attendibile e in grassetto quelli superiori a 50, per il motivo ovviamente opposto)
5b Analisi del voto per SEZIONE
Per quanto riguarda i voti per Sezione
· L’area di estrema sinistra raccoglie qualche modesto consenso solo nel capoluogo.
· Il PD è molto più forte nel capoluogo (Villa 2 e Villa 3 sono a +10% rispetto a Spinimbecco).
· L’Udc è stabile, con un vantaggio relativo a Spinimbecco.
· Liste minori di centro raccolgono qualche modesto consenso soprattutto a Villa1 e Villa 2.
· Lega Nord è quasi al 28% nelle frazioni e attorno al 22% nelle sezioni più orientate a sinistra (Villa 2 e Villa 3)
· PDL è ben oltre il 30% nelle frazioni che sono decisamente più orientate al centro destra e tra il 27% e il 29% a Villa.
· L’area di estrema destra è invece omogenea.
5c Confronto 2001/2006/2008
Possiamo anche considerare le variazioni del voto relativo alla Camera tra 2001, 2006 e 2008, riordinate per blocco elettorale: in ordine CentroDestra, Centro Sinistra e altri isolati
5d Analisi blocchi 2006/2008
Si può anche fare un’analisi dei blocchi elettorali per numero di votanti, il che ci consente di evitare la distorsione dovuta al calo (4%) dei partecipanti al voto
La quale, con tutte le dovute precauzioni, ci può far osservare che:
· La Sinistra Arcobaleno perde 176 voti (rispetto a Rif.Com.+ Com.Ita + Verdi)
· Il Partito Socialista perde 15 voti (rispetto a I Socialisti + ½ della Rosa nel Pugno)
· Il Partito Democratico limita le perdite a 97 voti (l’Ulivo + ½ della Rosa nel Pugno)
· L’Idv guadagna 38 voti
· L’alleanza PD+IdV ottiene 1172 voti, 399 voti in meno rispetto al grande cartello elettorale del 2006. Se vi sommiamo quelli dell’area di sinistra (127) otteniamo un totale di area sinistra+centro sinistra pari a 1299, cioè 272 in meno rispetto a due anni fa.
Se scorporiamo i voti del Partito dei Pensionati (confluito nel PDL) e della Liga Veneta che corre da sola, otteniamo che l’area sinistra+centro sinistra “in senso stretto” perde 221 voti.
· Le liste “minori” guadagnano nel loro complesso 75 voti, in gran parte dovuti alla Liga Veneta (58 voti), uscita dall’alleanza di centro sinistra e che raddoppia i sui elettori. Apporti minori dalla lista di Ferrara e dalla lista che, giocando sull’equivoco della denominazione “Grilli Parlanti”, ottiene 22 voti.
· L’Udc esce dalla CDL e perde 84 voti
· Per il PDL il calcolo è più complesso e più incerto visto il numero dei soggetti coinvolti: dobbiamo considerare Forza Italia + AN + Nuovo PSI + Partito dei Pensionati + Azione Sociale (1/3 di Alternativa Sociale) che darebbero un totale per il 2006 di 1341 voti. Il PDL perde 240 voti rispetto alle sue componenti voti presumibilmente andati all’alleato, cioè
· La Lega Nord che guadagna 385 voti. Complessivamente quindi PDL + Lega guadagnano 145 voti.
· La Destra guadagna 39 voti rispetto alla somma Fronte sociale (1/3 di Alternativa Sociale) + Fiamma Tricolore. Voti pari a circa il 10% dei voti di AN del 2006 ascrivibili alla corrente D-Destra di Storace.
· Forza Nuova guadagna qualche voto (era 1/3 di Alternativa Sociale)
· La Sinistra Arcobaleno perde 176 voti (rispetto a Rif.Com.+ Com.Ita + Verdi)
· Il Partito Socialista perde 15 voti (rispetto a I Socialisti + ½ della Rosa nel Pugno)
· Il Partito Democratico limita le perdite a 97 voti (l’Ulivo + ½ della Rosa nel Pugno)
· L’Idv guadagna 38 voti
· L’alleanza PD+IdV ottiene 1172 voti, 399 voti in meno rispetto al grande cartello elettorale del 2006. Se vi sommiamo quelli dell’area di sinistra (127) otteniamo un totale di area sinistra+centro sinistra pari a 1299, cioè 272 in meno rispetto a due anni fa.
Se scorporiamo i voti del Partito dei Pensionati (confluito nel PDL) e della Liga Veneta che corre da sola, otteniamo che l’area sinistra+centro sinistra “in senso stretto” perde 221 voti.
· Le liste “minori” guadagnano nel loro complesso 75 voti, in gran parte dovuti alla Liga Veneta (58 voti), uscita dall’alleanza di centro sinistra e che raddoppia i sui elettori. Apporti minori dalla lista di Ferrara e dalla lista che, giocando sull’equivoco della denominazione “Grilli Parlanti”, ottiene 22 voti.
· L’Udc esce dalla CDL e perde 84 voti
· Per il PDL il calcolo è più complesso e più incerto visto il numero dei soggetti coinvolti: dobbiamo considerare Forza Italia + AN + Nuovo PSI + Partito dei Pensionati + Azione Sociale (1/3 di Alternativa Sociale) che darebbero un totale per il 2006 di 1341 voti. Il PDL perde 240 voti rispetto alle sue componenti voti presumibilmente andati all’alleato, cioè
· La Lega Nord che guadagna 385 voti. Complessivamente quindi PDL + Lega guadagnano 145 voti.
· La Destra guadagna 39 voti rispetto alla somma Fronte sociale (1/3 di Alternativa Sociale) + Fiamma Tricolore. Voti pari a circa il 10% dei voti di AN del 2006 ascrivibili alla corrente D-Destra di Storace.
· Forza Nuova guadagna qualche voto (era 1/3 di Alternativa Sociale)
APPENDICE - RISULTATI COMUNI DELLA PROV di VR
(più Alto Polesine e Montagnanese)
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